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28ª
edizione della Nachtlauf
Rund um Toblach (nicht wettkampfmaBig) 28ª edizione della Marcia Notturna (Giro delle frazioni) |
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14 agosto 2004 - Di Mario Bitti | |
Ore
20,00 della vigilia di ferragosto, mentre voi tutti eravate reduci da una
giornata passata al mare ed avevate ancora in corso una difficile
digestione di gamberi, gamberetti, chele di aragoste, valve di ostriche,
coscie di aragoste a quattro zampe, birra, cannonau etc, il viale della
Stazione di Dobbiaco (o per chi parla il tedesco Toblach), a pochi
chilometri dal confine austriaco, ha visto l’esordio del “Grande
Mario” in una gara sul territorio continentale, la 28ª edizione della
Nachtlauf o marcia notturna di Dobbiaco, sulla distanza di 10 km. Dal
punto di vista tecnico si tratta di una gara simile per certi aspetti a
quella di Ghilarza, in quanto dopo un tratto dentro il paese, il tracciato
prevede una lunga discesa che porta verso la frazione di Nove Case (1200 m
s.l.m.), da dove parte una terrificante salita, che in circa 300 metri,
porta alla Chiesa di Santa Maria (1337 m s.l.m). La successiva discesa, mi
ha fatto intravedere, sulla sinistra, un paesaggio suggestivo, con i lati
di una stradina di campagna (naturalmente in salita !) illuminati da
fiaccole conficcate nel terreno. In quel momento ho capito bene cosa
intendevano dire gli organizzatori quando invitavano i corridori a munirsi
di una lampada tascabile, ma la presenza nel cielo stellato di una
splendida luna, in aggiunta a qualche stella cadente ritardataria (il
grande animo romantico del mitico Luis sta influenzando anche il mio modo
di scrivere), mi ha permesso di arrivare con le caviglie in buone
condizioni ad una discesa, asfaltata, di circa tre chilometri che ci ha
riportati al centro del paese. Alla fine di questa fatica, la mia
classifica è stata la seguente: 130° su 250 partecipanti e 30° su 54
tra i master 45 con il tempo di 45,09. Considerazione finale: il posto si
presta in maniera straordinaria per un collegiale del Circolo, in quanto
la presenza di numerosi piste per lo sci di fondo anche in direzione delle
mitiche Tre Cime di Lavaredo, l’altitudine, le condizioni ideali di
temperatura rispetto alle temperature africane della nostra Sardegna,
possono servire per preparare al meglio i molteplici impegni agonistici
che ci attendono nel corso dell’anno.
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