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Ungheria 2005 - di Mario Bitti |
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Budapest,Tata,
Dobbiaco. Prima
le foto e poi le considerazioni scritte, ma fino ad oggi non avuto tempo di
scrivere due righe due. Cinque
agosto, partenza dal porto di Livorno alle 7,15, arrivo a Vac, trenta
chilometri oltre Budapest, alle 19,15, alla guida l’amico Tonino ed il
grande Bustianu, che per la prima volta da quando vado in Ungheria,
alternandosi alla guida, mi hanno permesso di guardare con calma i paesaggi
austriaci e ungheresi. Ad attenderci Gabor e Giorgia Fish, un coppia di carissimi amici e cena casa di Gabriella e Giulio Prokay, ai quali mi lega un’amicizia quasi ventennale. Il
giorno sei, sveglia all’alba, in quanto alle 9:00 dovevamo essere a
Budapest, all’isola Margherita per partecipare alla prima gara della
giornata sulla distanza di 5, 3 chilometri, con partenze distanziate da 10
secondi tra un atleta e l’altro. Prima
della gara, abbiamo fatto conoscenza con uno strano personaggio, come sono
strani, probabilmente, tutti quelli che come noi corrono. Questo signore di
65 anni, avendo capito che eravamo italiani, con gesti e con l’aiuto di un
paio di articoli pubblicati nei giornali ungheresi, ci ha illustrato la sua
principale caratteristica: correre anche le maratone con in mano un vecchi
mangianastri, con il volume a manetta, allietando il pubblico con musica
italiana da Marina, Marina a “O sole mio”. Torniamo
alla gara, il percorso era ricavato all’interno dell’isola Margherita,
sul Danubio, con un fondo in asfalto ed a tratti in tartan. Non sappiamo
come ci siamo classificati, ma penso che Bustianu si sia fatto rispettare.
Finita la gara, siamo partiti per Tata, in quanto nel pomeriggio abbiamo
partecipato alla maratonina di 14 chilometri, con percorso attorno ad un
magnifico lago, con un foltissimo pubblico che non mai mancato di
incoraggiare tutti i podisti. Prima della partenza siamo stati avvicinati da
una signora di Sarzana, cittadina vicina e Genova, la quale avendo letto
sulle nostre maglie il logo del Circolo Amatori, ci ha chiesto se era la
prima volta che partecipavamo alla gara. Nel frattempo un signore, scuro di
carnagione, con tratti somatici più che mediterranei, si è presentato,
parlando in sardo, come cittadino di Oliena. Se per caso dovesse leggere
questa breve nota, lo salutiamo assieme al gruppo di atleti di Sarzana.
Risultato finale: Bustianu 49° ed io 243° su oltre 800 partecipanti. Dobbiaco,
vigilia di ferragosto, pomeriggio con uno di quei temporali che si vedono
solamente in montagna, voglia di starsene al bar a bere the caldo, fine del
temporale alle 20,10,, cambiato in quattro minuti, partenza della gara in
notturna alle 20,30. Quest’anno, conoscendo il percorso, non mi sono fatto
fregare dalla salita ripidissima, arrivo quasi fresco, considerato che la
temperatura era intorno ai sei gradi. E’
una bella gara, suggestiva in quanto per due chilometri si corre in campagna
con il sentiero illuminato dalle fiaccole. Vi invito ad abbinare le ferie a
questa gara.
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