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24 aprile 2005 - Paolo Cova ci racconta la sua Padova

Padova 05 un esame superato


Mi avvio verso le docce, anche questa maratona è finita. Sento scorrere sul mio corpo le gocce della pioggia che mi ha accompagnato negli ultimi 5km, ma le immagini impresse nei miei occhi scorrono veloci e mostrano un film iniziato 5 anni fa.
Ho iniziato a sognare di correre la mia prima maratona, cinque anni fa. Condividevo questo sogno con un amico, Renato. Insieme guardavamo la pubblicità della prima edizione della maratona di SantAntonio a Padova ed ad occhi aperti ci vedevamo già lì, pronti a tagliare vittoriosi il traguardo. Il sogno è divetato realtà i: una continua rincorsa verso un traguardo presto raggiunto ma che poi ti inebria e ti porta a ricercare nuovi sogni da realizzare.
Ed eccoci qui anche quest'anno. Ci apprestiamo a vivere l'ennesima avventura che ha inizio in piena notte quando 5 disperati si catapultano a Padova per correre sulle strade del Santo e per provare l'ebrezza dei 42km. Con noi un nuovo compagno coinvolto in questa impresa e che è al suo esordio su questa distanza: Dado.
Ma oggi non è come le altre volte, non posso cercare scuse, l'appuntamento è di quelli importanti e non mi posso nascondere; è come un esame scolastico con la prof che ti attende alla cattedra e aspetta da te le risposte giuste.
Con l'amico Renato ho imparato a conoscere queste strade a memoria, dove sono messi icartelli che indicano i km, le piccole variazioni di percorso....assaporo le sensazioni che il pubblico sa trasmettere, un grosso aiuto per affrontare poi i 42km.
Mentre il lavoro paziente del coach Pierpaolo Stefanopoli mi ha portato a conoscere i miei limiti e ad affrontarli; sento di aver imparato per bene la lezione della maratona di Milano e adesso devo solo mettermi sulla linea di partenza e incominciare a ripetere quel ritmo incessante per tutti i chilometri che mi separano da Padova.
Il Pierpa incomincia da subito a scandire i tempi e dopo pochi chilometri si forma un gruppetto dietro di noi: siamo il trenino formato da chi vuole assaltare il muro delle 3h; la cadenza è regolare e il traguardo della mezza mi dice che siamo in perfetto orario sulla tabella di marcia con qualche secondo di vantaggio.
Il 30°km è quello più lungo e non finisce mai, quello delle decisioni e delle scelte giuste.I primi 30km si possono fare ma adesso siamo davanti alla professoressa Maratona e vuole vedere se sei veramente pronto per il grande salto. Ma anche lui è velocissimo 4'11".
I tempi non cambiano, si susseguono a ritmo impressionante stiamo volando a 4'12", ma siamo a Cadoneghe e le due variazioni mi spaventano. Perchè forzare quando siamo sotto di tanto? E' il chilometro più lento di tutta la mia corsa, alla fine sento le gambe che incominciano a essere pesanti, aspetto con ansia il cartello per capire se è l'inizio della fine. 36km 4'21
Il prode Pippi Stefanopoli ha fatto il miracolo, oggi ha tanta benzina nelle gambe ma ha deciso che arriviamo tutti insieme, ha un sussulto di orgoglio e ci porta a recuperare il tempo perso. Questa mattina all'alba quando sono passato alla rotonda del 37km con il bus mi domandavo come sarei arrivato alla fine della corsa; eccomi ancora a spingere sulle gambe ma con la testa lontana. Vorrei fermarmi, gustare il meritato riposo ma le mie gambe vanno, nonostante tutto vanno. Mi stanno aspettando in Prato della Valle non posso fermarmi. Mi mancano i miei amici...oggi non sono qui, ma Renato e Pasquale sono li con me all'arrivo, uno infortunato e l'altro bloccato da motivi personali. Loro sanno cosa si prova ad entrare in Prato della Valle e allora corro con loro nel cuore questi ultimi km. 4'09", 4'11" e poi 4'12"
Il 40km è il cavalcavia; non ci sono altre parole. Sono uomo da pianura e mi spaventa, non riesco ad accorciare il passo che siamo già di là. C'era tutta la mia famiglia, le mie figlie che hanno condiviso questa passione con me a spingermi sù.
4'15".
Adesso sento che questo grande amore inseguito per anni finalmente apre il suo cuore, anni di pazienza e allenamento, di speranze e delusioni, un continuo corteggiamento ed ora vedo che sta dando frutti.
Superiamo il grande Margiotta che come una chioccia accompagna i suoi pulcini al traguardo, raccolgo l'incitamento di Giorgio e Stefano nei minuti finali e....
Siamo alla fine o mio grande Amore, adesso è solo il momento per andare in estasi come solo tu sai fare con me.
Ci siamo aspettati, ci siamo conquistati a vicenda e ora ci abbandomiamo l'uno nelle braccia dell'altra per sempre.
Finalmente 2h58'28"
Cammino e sento ancora l'abbraccio fortissimo con Pierpaolo, vedo il sorriso sui nostri volti e la gioia che sprizza da ogni parte; arriva Pinokkio e Walter, con loro ci stringiamo...non ci sono parole....anzi si ci sono:
"Sig.ra Prof.ssa Maratona oggi ho superato l'esame."
Arrivo alle docce: è proprio finita...e mi ritrovo a pensare: quando è la prossima?
ciao paolo cova

P.S. un grazie immenso al coach Pierpaolo
P.S. un saluto a Walter, nostro compagno di avventura con un altro runner senza nome 

 

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