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28 novembre 2004 - Firenze - di Luigi Stefanopoli

 

La tempra station wagon viaggiava ad andatura spedita per tutti i 180 km che ci dividevano da Elmas. Non vi era tensione, solo rilassatezza e bisogno di evadere per il fine settimana. In prossimità di Tramatza si fa una sosta per un caffè...è lì che Antonello Pinna decide di aggregarsi a me, Bastiano e Gianni....ha capito che quella è la macchina dei "sotto le tre ore".

 In aeroporto sono tante le ragazze che cercano un autografo di Supergigik e magari sperano in qualcosa di più...ci vuole l'intervento delle forze dell'ordine per evitare il peggio. Prima di salire decidiamo con Bastiano e Gianni che questa volta vogliamo giocare sporco...in sala d'attesa iniziamo il nostro doping personalizzato...salsiccia di Orani, formaggio e panedda e vino nieddu...si riveleranno efficacissimi. Il volo è tranquillo tranne per l'antilope triste che come tutti sanno è poco avezzo a volare in aereo. Le carinissime assistenti di bordo sembrano volgere le attenzioni solo su di me...un pò mi dispiace per il resto della ciurma. In aeroporto a Firenze si vedono le solite scene isteriche delle fans accorse per me.... mi devo travestire da Pino per passare nell'indifferenza di tutti. Prendiamo il Taxi in 4, io e i tre della Delogu con l'occhio attento e vigile verso quello strumento che sforna numeri in euro in crescita esponenziale ad ogni secondo che passa. Il tassista stranamente non ci offre un poket coffè... ma ci guida sorridente nel centro storico della città di Dante.

Dopo una breve visita all'albergo posto sull'Arno a pochi passi da Piazzale Michelangelo, ci dirigiamo a piedi verso l'Expo per il ritiro del pacco gara. Qualcuno si lascia andare a brevi istanti di piacere pagano con alcune brasiliane in loco, altri depauperano il loro portafogli convinti di fare affari, altri ancora scaldano il motore dello stomaco per la cena che seguirà di lì a poco. Ovviamente è Pino a trovare la locanda dove trascorreremo parte del nostro tempo a Firenze. La cena è di quelle abbondanti che occorrono giorni per smaltirle, il morale è alle stelle, l'emozione cresce...la notte sarà lunga e per quasi tutti insonne... anche per me, nonostante abbia dismesso i panni da Supereroe per questo fine settimana.
La sveglia è alle 6.00. L'atmosfera è carica di elettricità ed adrenalina positiva. La nostra è una camera da sotto le tre ore. Fuori ci sono 5/6 gradi e molta umidità. Dopo la colazione da Tiffany fervono i preparativi e i vari riti che ognuno è solito porre in essere prima del grande evento. Si esce tutti insieme. A 300 metri circa ci sono i tram dove mettere il sacco gara. Ci cambiamo con il freddo intenso, si fanno alcune foto ridicole e siamo pronti per prendere il tram che si chiama desiderio...si desiderio di terminare la maratona.... Pochi minuti e siamo su a Piazzale Michelangelo. I più fortunati, quelli con i raggi X vedono uno scorcio di Firenze dall'alto oltre la fitta coltre di nebbia... gli altri tra cui il sottoscritto fanno la fila davanti ai box per scaricare il superfluo... per me è la quinta volta questa mattina... ho il sedere in fiamme.


Arrivano le 9.00, m'inchino e faccio pipì vicino ad una dolce fanciulla che sembra apprezzare il Pipino infreddolito. Lo Starter spara... siamo in tanti e io e Bastiano passiamo sullo start a circa 16 secondi dal via. Gli altri li abbiamo persi. Incontriamo Pinokkio che ci rivela di voler fare una maratona controllata. E' l'ultima volta che lo vedo. Il primo km è leggerissima salita... nemmeno ce ne accorgiamo. Poi ci sono quasi 3 km di discesa dove i muscoli ancora freddi patiscono il sobbalzare della corsa. Finalmente è pianura e al 5 km raggiungiamo Antonello Pinna e Bachisio. Di Giampietro e Gianni nessuna traccia.. sono già fuggiti... gli altri invece li rincontreremo solo in albergo. Dopo 40' siamo già alle cascine con il gruppo delle tre ore. Purtroppo ho i polpacci indolenziti e non riesco a scioglierli come vorrei. Li avrò così per tutta la gara. E' bello quel parco, verde e maestoso... ma pericoloso perchè stretto e inoltre rallenta l'andatura. Oltrepassato il parco entriamo fugacemente nel centro storico e di nuovo sull'Arno. Da lontano si vede Ponte Vecchio e si percorrono pochi km in un bel quartiere caratterizzato però da sampietrini e lastricato sconnesso. Siamo al 16 km e decidiamo di staccarci da quel gruppone pericoloso, percorriamo diversi km in strade strette e incontriamo palazzo Pitti sulla nostra destra per poi oltrepassare Ponte Vecchio e dirigerci finalmente al 21 esimo km per il passaggio sulla mezza...1 h 29'14..è ok. 

Adesso percorriamo un lungo viale diritto dove incontro Nicola Bovio e Mara un amica di Pisa venuta a trovarci a Nuoro per la CorriNuoro2004. Faccio una decina di km con loro quasi fino allo stadio Franchi dove ci sono alcune salitelle ma niente che riduca l'andatura. I polpacci tremano molto e la paura di dovermi fermare per colpa loro è tanta. Ma proseguo cercando di allontanare questa triste fine. Al 30 esimo km decido di aumentare l'andatura. Non ho paura di saltare perchè a parte i polpacci sto bene, il morale è alto perchè l'andatura è facile e il resto del corpo è in forma. Non ho cali di ritmo nè appesantimenti. Al 30 raggiungo un Bachisio decisamente in calo che però mi sta dietro qualche km, intorno al 34 è la volta di Antonello anche lui affaticato con il quale raggiungo il 37 km attraverso la parte più incantevole di Firenze, Piazza del Duomo, il Battistero, la cattadrale...qui sto bene e sono km che faccio quasi a 4'00, ritorno sul lungo Arno e poi piazzale della signoria in crescendo fino all'apoteosi finale a Piazza Santa Croce dove un bagno di folla immenso ti incita come non mai...il crono è 2 h 57'50 sul tabellone, ma quello reale è 2 h 57'33''...sono soddisfatto, contento, distrutto e ho un freddo boia.


Il pomeriggio lo si trascorre in giro per Firenze..e ci sciroppiamo altri 10/15 km...sono a pezzi, aspetto la cena con ansia per distruggere la fiorentina. 8 kg di carne vengono ingurgitati senza ritegno con annessi e connessi. La Juve vince ma viene raggiunta. La sera è fredda e non vediamo l'ora di addormentarci e di smettere di parlare di Maratona. Ci sentiamo tutti Baldini e l'indomani si vola verso Nuoro sperando di rivivere le stesse emozioni di un fine settimana stupendo....
Firenze è durissima ma incantevole...adesso Roma o Torino ci aspettano....
Buon Natale e Buon fine anno......

 Luigi Stefanopoli

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