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Lollove e la voglia di provarci.. di Francesca Musio |
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Arriviamo a Lollove alle ore 16,00. Antonello si precipita a fare l'iscrizione. Io indaffaratissima a spiegare a due amiche conosciute sul posto che la gara non la faccio. Le due, M.Rosaria e Ornella non demordono: "ma dai, sù, falla anche tu.... passeggiamo, chiaccheriamo". Mi convincono, ma ho un grosso problema: non ho tutto ciò che mi serve per poter correre!!!! Ma a ogni cosa si trova un rimedio: tolgo le scarpette a mio figlio Pietro (fortunatamente abbiamo lo stesso numero...) mi faccio prestare un i pantaloncini da un certo "Bastiano", recupero al volo una maglietta e via... sono pronta per un'altra sfida!
Il percorso è di circa 10,800mt. per la verità non semplicissimi, ma del resto mi avevano avvertita: forse sei km. di discesa sono bellissimi da fare, non altrattanto (forse) tre km. in salita. Inizio a soffrire, corro e cammino e alla fine arriverò in quel gioiellino di paese impiegando il tempo di.... NON RIDETE.... 1h,08, mentre Antonello arriverà al traguardo dopo 48'. Lollove è bello: le sue vecchie case con le stradine in pietra , animato dal nostro raccontarci durante la cena gentilmente offerta dal comitao della festa di S.Eufemia, mi proietta in un mondo che ha quasi dell'irreale. Anche questa volta ho "lottato"con me stessa e anche questa volta ho pensato che sono fortunata: posso correre, posso camminare, posso usufruire "degli spazi che son fatti per andare" (Guccini).Tutto ciò è la NOSTRA libertà....... non dimentichiamocene. Abrazzos, Francesca. |
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