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Padova 2004 di Pierpaolo Stefanopoli

Chi mai avrebbe immaginato che in due sole settimane, oltre  a perdere la carica di Presidente, avrei anche perso la sfida con S.Antonio da Padova.
Ebbene si cari atleti, Padova mi ha giocato un brutto scherzo, e a nulla è servita una grande preparazione invernale, dove ho lottato prima contro il male che per 4 mesi mi aveva bloccato, poi contro un inverno piovoso, freddo e umido, poi contro il fantasma di mio fratello  e infine contro una giornata purtroppo nata storta, dove le gambe non hanno voluto regalarmi quella freschezza che i giorni precedenti avvertivo. Già dal 15° km sentivo il passo pesante, forzato quasi stessi disputando una gara da 10 km, poi dopo, al 20° il polpaccio si è indurito (tipico avvertimento di chi è già alla frutta), e infine il colpo di grazia, i peacemaker delle 3 ore che piano piano si allontanavano da me, e io là, sapendo che dovevo ancora correre per 18 km, 18 lunghissimi km, in almeno 6 ho anche camminato, facendo registrare parziali sopra i 5' al km, poi l'arrivo a Padova dove trovo la forza di alzare le braccia e abbracciare Stefania e Veronica. Ormai sono quasi 5 gli anni trascorsi dal mio personale, e da quella volta non sono più riuscito ad avvicinarmi, qualcosa di certo sto sbagliando e bisogna che ci lavori sopra. Certo l'aver portato a termine la  mia quindicesima Maratona è comunque una bella soddisfazione, ho ancora tanti anni davanti a me e so che prima o poi quel maledetto muro sarà di nuovo abbattuto!!!!!!! 
 
  P.PAOLO
 

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