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29 settembre 2004 di Pierpaolo Stefanopoli

Berlino

Ciao Ragazzi, anche per me il rientro da Berlino è stato malinconico. Sono
stati solo 3 giorni, ma molto intensi, dove abbiamo in parte vissuto momenti
già visti, e sicuramente splendidi. Splendidi come la prestazione che sono
riuscito a fornire, nonostante una preparazione non del tutto adeguata, e
questo mi lascia molto perplesso, perchè, una domanda nasce in me spontanea:
Vale la pena fare sedute di allenamento durissime per poi uscirne
insoddisfatti e martoriati, oppure è meglio una preparazione più soft per
ottenere invece un bel risultato???. Certo, non ho fatto il personale, ma
ricordando gli ultimi 5km e 195 m fatti in 19'52" con le gambe, che ancora
adesso mi dicono che potevo accelerare, mi fanno propendere per un
allenamento più soft e probabilmente un pò di coraggio in più in gara, tanto
da farmi aumentare il ritmo non al 30 km ma decisamente prima.
Ma lasciamo stare i ma e i se, che tanto non cambieranno l'esito della gara,
e, pensiamo invece a descrivere una maratona davvero bella, ma,
consentitemelo, neanche paragonabile a quella di N.Y. (unica capace di farmi
fare 10 km consecutivi nel quartiere di Brookling con i brividi sulla
pelle), brividi che sinceramente ho provato al traguardo di Berlino, ma solo
per motivi di assideramento, giuro .... mai più fare i massaggi alle gambe
ancora bagnato di sudore, alla fine non avevo la forza di prendere la sacca
gara, e solo una cioccolata calda 1 ora dopo mi ha riscaldato il corpo
riportandolo nuovamente in vita.

Preferisco saltare eventuali descrizioni di Berlino, per altro ben
raccontate da Domenico, Paolo, Marco, Luca ecc. , e che condivido in pieno,
confermando che la città merita di essere visitata con più calma. Menzione
va fatta all'expo, secondo me davvero gigantesco, poi si può anche non
comprare, però curiosare si, se poi pensiamo a quelli italiani, è meglio
starcene zitti.


Ma andiamo in ordine:

Un grazie di cuore a Nik gentile ad offrire ospitalità ad un povero sardo in
cerca di un posto non lontano da Malpensa, come ottima la cena a base di
carboidraiti,che ha inciso sulla performance finale...... ringrazia tuo
fratello, ah dimenticavo grazie per il bavaglino ricamato da Silvia per il
piccolo Simone. Ho avuto modo di conoscere Bellinzago, capitale delle
risaie, piccolo borgo comunque non brutto come qualche volta nik ci fa
intendere.

Il sabato mi vede in compagnia del Pagliotz in aeroporto, con il quale dovrò
condividere 2 notti nella stessa stanza, e saranno due notti tranquille
anche se molti penseranno male, e vi dirò di più, ormai mi porta tanta
fortuna, che lo cercherò il giorno che tenterò il personale nella maratona.

All'arrivo a Berlino il gruppo comincia ad ingrandirsi, con la presenza del
Lupo, di Jokess (passato nell'altra sponda) di Pinokkio, poi in metrò con
Davide e Daniela, infine Paolo Cova e The Wall. Con gli altri ci
incontreremo in ristorante e sarà una bellissima festa, sono talmente
rilassato e tranquillo che questa volta so che la gara sarà facile da
gestire. Qua i baci non si risparmiano, bello rivedere Il Ceck et family,
Coach Lucazen et Antonella, Davide e coniuge, Max et coniuge, Chiara,
Domenico, PDZ che questa volta non riuscirà nel miracolo di darci una bella
giornata, ma almeno ha evitato che scendesse un uragano!!! e poi Sabry con
Stefano e tanti altri che non ricordo il nome, insomma una serata utile per
dare maggiore tranquillità a chi era già teso per il giorno dopo.

La mattina seguente siamo ancora tutti insieme e ci divideremo solo a
mezzora dalla partenza, la giornata è piovosa, una pioggerellina
sottilissima, che creerà problemi a molti, in particolare nel finale di
gara. Saluto Jokess, Ceck e lo zio Busy e mi avvio nelle gabbie.

Sono in compagnia di Pagliotz , Paolo Cova e Davide Gasparinetti, si parte,
mani alzate e via tranquilli per 42 lunghissimi km, nessuno vuole straffare
e si decide di tenere un ritmo intorno ai 4'30" che dovrebbe farci finire
intorno alle 3 h 9', ritmo facile per tutti, si accoda anche The Wall al 5°
km e il bel trenino rimarrà insieme sino al 17° km. momento in cui avviene
la scissione, sino allora si era chiacchierato tanto e questo era utile per
goderci il pubblico e i luoghi attraversati. Io mi fermo una trentina di
secondi a fare pipì e perdo contatto, Il Pagliotz aumenta l'andatura e
scompare, così The wall che farà tutto il resto della gara a 4' al km
(straordinario!!!). Riprendo a correre e dopo pochi km riprendo Paolo Cova,
nonostante mi sproni ad aumentare, preferisco stare con lui, ancora le gambe
non sono sciolte come vorrei, il fastidio al tendine c'è ma mi accorgo che
piano piano diminuisce. Con Paolo cerchiamo di parlare e di vivere la
maratona in maniera meno stressante, lui sa che da li a pochi km il fisico
lo richiamerà all'ordine, dicendogli di ridurre l'andatura, infatti al 29°
km la sua testa gli comunica di rallentare dandomi la spinta per fare gli
ultimi 12 km in progressione. Qua la mia gara cambia completamente volto,
via quella ruggine che mi ha accompagnato nella prima parte, via il dolore
al tendine e soprattutto un cambio di ritmo che nell'arco di pochi km mi
porterà dai 4'30" ai 4'10" per poi fare gli ultimi 5 km abbondantemente
sotto i 4'00" al km. Mi accorgo che supero centinaia di atleti in pochi
istanti, ho una marcia in più rispetto agli altri, al 33 km mi si affianca
Pinokkio, rimane con me 1 km circa per poi decidere di rallentare e
terminare con più calma, io invece più corro e più mi rendo conto che posso
terminare sotto le 3 h 7', aumento ancora, passo al 37 km e con pochi
calcoli anche il 3 h 5' non è una chimera, mancano solo 5 km (e credo che
rimarranno per sempre i 5 km più veloci delle mie maratone), mi sento
talmente bene che aumento ancora, la spinta dei piedi è forte, il passo
fluido, la testa concentrata, tutte cose che negli ultimi finali di gara non
avvertivo, guardo il crono 2 h 56' sono al 40° km , un paio di calcoli e
siiiiiìììì posso scendere sotto le 3 h 5', in lontananza vedo la porta di
Brandeburgo, non sto più sulla pelle, supero atleti su atleti, giungo alla
porta e da lì gli ultimi 500 metri saranno tutti corsi a braccia alzate
urlando al pubblico, che vedendomi gioire si alza e mi applaude come se
fossi il vincitore, bellissimo!!! tempo finale 3 h 4' 23", passaggio alla
mezza in 1 h 34'29" - seconda mezza 1 h 29'53".
Era da tempo che non concludevo una maratona con queste sensazioni e le
voglio manifestare apertamente, complimentandomi ancora.
Prendo la medaglia come ormai da rito da una ragazza e l'abbraccio, mi bacio
la medaglia (non so da quale parte, non mi ero accorto che ci fosse il viso
di Tergat), so di aver portato a termine la mia 17° maratona, tabù sfatato,
poi via verso gli spogliatoi, prima però mi fermo a fare dei massaggi ai
polpacci, e succede il patatrac!!! infatti un movimento innaturale fa
uscire involontariamente una nube tossica che naturalmente il massaggiatore
non può fare a meno di non notare, anzi mi correggo " non sentire ", sono
rosso dalla vergogna!!!! ma sono cose che succedono, sento che parla con gli
altri e capisco che probabilmente racconta l'accaduto, la tentazione di
allontanarmi è tanta, ma a questo punto chissenefrega!!!!! può capitare
no???? , poi mesto mesto entro negli spogliatoi e insieme ad una
cinquantina di podisti faccio la doccia calda, 15' di assoluto godimento,
con rischio di essere infilzato in più momenti da oggetti della lunghezza
tra i 3cm e in 30 cm., infine meritati bicchieri di Birra gratis all'uscita
e via a godermi Berlino da Turista.
La sera sarà piacevole, trascorsa in un ristorante Turco davvero di buona
fattura, a raccontare chi la propria fortunata esperienza e chi il
contrario, Zio Busy non si smentisce e da grande saggio ci da un'altra
bella lezione, la prima in gara dove zitto zitto ha fatto il best tempo DRS
(sei grandissimo!!!), infine un saluto triste, tra chi si sa che la
prossima volta sarà non prima di qualche mese.

Un'arrivederci a presto P. PAOLO

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