Si e' svolta nei giorni 14 15 e 16 luglio la manifestazione olbiese. Ecco
alcuni commenti di chi ha partecipato:
Scrive Walter:
Che figura ragazzi !!
il mio 53'49" ha prodotto l'ultimo dei ... moicani ... ... no, cioé, emh,
volevo dire, degli MM40 ... ...sigh ...
Ma riflettendo bene sulla classifica generale, mi sono accorto che prima
di me hanno classificato dei pettorali che non hanno concluso il 13 giri
previsti !!
Chiacchierando con i compagni di gita ho sentito che anche loro, tutti,
hanno
riscontrato delle anomalie che li hanno lasciati perplessi.
Comunque, dando uno sgaurdo attorno ritengo che la "Amatori Nuoro" dopo i
padroni di casa di Olbia, era la rappresentativa + numerosa.
Anche la partecipazione sarebbe dovuta essere elogiata. Ma l'oragnizzazione
non sembrava molto interessata all'aspetto Amatori.
Alla fine ciò che conta, come mi ha detto un tale Luca Speciali, è arrivare
sino in fondo.
Anche se il medagliere non è stato riempito, i partecipanti sono stati
rinfrancati
dal magnifico ... ... paesaggio.
Alla prossima
Walter
Poi
e' la volta di Mario:
Penso proprio che il prossimo anno non mi fregheranno più!!!! Ho scoperto
che a seconda delle decisioni degli organizzatori, puoi anche non fare i
tredici giri previsti del percorso di Olbia, farne un minimo di 10 per
entrare in classifica e magari andare anche sul podio. Chiedere a Giovanni
Desotgiu, il quale ha sentito esterrefatto, di essere arrivato secondo tra
gli M45, dietro a Bonomo, il quale, senza fare una piega, è salitto sul
podio come vincitore di categoria e solo dopo che l'amico di Tempio gli ha
detto che non aveva neanche terminato la gara, ha fatto spallucce ma si è
comunque fatto premiare come quinto arrivato!!! Naturalmente il nostro
stambecco di Tonara aveva vinto nettamente.Me tapino! E' la terza volta in
un anno che mi hanno fatto fare un giro in più (Arborea, Bolotana, Olbia).
Passi per Arborea, splendida mattinata, ma Bolotana per il freddo e Olbia
per il caldo e l'afa potevano risparmiarmelo!!!!Altra pecca, non ho ancora
visto la classifica combinata delle tre serate, pertanto il prossimo anno
converrà fare, al massimo, una sola gara. I giudici federali perdono il pelo
ma non il vizio!!! Anche a San Sperate ci hanno provato: mi hanno detto che
dovevo fare ancora un giro, questa volta gli ho detto"Finito!!!!!!!!!!!Se ne
avete voglia fatevelo voi". Ottime le pesche, le susine, l'acqua fresca
prima e dopo la gara, una pompa con l'acqua. Non capita spesso inoltre di
correre su un tappeto di fiori stando attenti a non calpestare qualche
cagata dei cavalli che avevano partecipato alla processione. Comunque ottima
organizzazione e complimenti agli amici si San Sperate.
Ciao Mario
Continua
Sauro:
Vorrei esprimere, visto che sono alle prime esperienze, avendo partecipato
alla gara di Olbia, una mia personale impressione sulla mia serata: totale
disinteresse per il movimento amatoriale che invece andrebbe valutato in
misura maggiore. Le caratteristiche del percorso (800 mt) da ripetersi per
13 volte, hanno fatto si che, per chi come me non ha un passo per così dire
veloce, si perdesse il controllo dei giri da fare dato che già la centralina
del motore, viste le caratteristiche del percorso era di per se fori giri
con notevoli conseguenze sulla "debolezza" generale.
Inoltre, e parlo per me pur non avendo ambizioni agonistiche, essere
doppiato più volte è veramente demoralizzante anche se per la prima volta
nella mia vita ho finito in crescendo, grazie ad un bicchiere d'acqua
tiratomi in faccia da Giovanni Desotgiu che mi ha tumefatto un occhio e dal
dolore sono andato più veloce, anzi meno lento.
Ecco
Marco:
Breve
commento della 5° edizione di “Correre sotto le stelle”:
Mi
iscrivo alle 3 gare, seguo alla lettera le indicazioni dell'organizzazione e di
sabato mattina faccio il bonifico di 25€ di iscrizione +1€ di spese di
bonifico, il fatto che le iscrizioni vengano chiuse una settimana prima della
manifestazione mi fa presumere che le cose saranno fatte con cura, d' altronde
bisogna abbinare i pettorali ai chip per cui serve del tempo. Venerdì partiamo
alle 19:00 per essere puntuali al ritiro dei pettorali e del ricco pacco gara
(così era stato promesso dagli organizzatori), alle 20:10 arriviamo al parco
Fausto Noce e notiamo un po' di fila per il ritiro, 30' di coda perchè la gente
si iscriveva e ritirava i pettorali allo stesso banchetto, penso: ma come,
ho fatto tutto con largo anticipo e poi mi rendo conto che molti atleti, tra i
quali parecchi olbiesi, si stavano iscrivendo allungando notevolmente i tempi di
attesa. Arriva il mio turno e verifico che i nomi degli iscritti sono stati
messi in ordine alfabetico per nome (quindi Marco Era veniva prima di Mario
Bitti), sfido chiunque a cavarne piede in tempi brevi. Ritirato il pettorale
vado a prendermi il pacco gara, una delusione totale: contiene un paio di calze
di cotone (di quelle che vendono al mercato 3 paia 5 €), due scatolette di
tonno, una maglietta, una bustina di integratori (veramente disgustosi), un
portachiavi, il tutto dentro un sacchetto, alla faccia del super pacco gara
promesso prima dell'iscrizione.
Prima
tappa: il programma parla di 1 miglio, ma si tratta di un migliaio di metri
(1200 forse) da correre dentro il Fausto Noce (bel parco), cominciano gli sconti
sulla lunghezza delle gare ed i ritardi, il primo atleta parte con mezz'ora di
ritardo. Alla fine della prova un bicchiere di integratori e stop, i bagni sono
quelli del parco, le classifiche vengono stilate in maniera approssimativa
(alcune donne risultano inserite nelle classifiche degli uomini e ci sono due
classifiche degli amatori una di TM e una AMATORI) dopo le 23:00.
Seconda
tappa: arriviamo in quel posto che porta il nome di Porto Rotondo (mi astengo
dal commentare il tutto), le premiazioni della tappa precedente vengono fatte
prima della partenza così abbiamo tutti il tempo di raffreddarci dopo il
riscaldamento, di premi in natura nemmeno l'ombra, ma allora perchè
pubblicizzarli nel programma? È vero era scritto in alternativa medaglie e/o
premi in natura ma mentire sapendo di farlo sembra una presa in giro. Le note
dolenti non si fermano perchè come il giorno precedente anche nella seconda
tappa si nota uno sconto sulla lunghezza del percorso da 7 Km a 6,4 Km (perchè
non misurare con una rotella e dire la verità?), la cosa peggiore si verifica
alla fine della gara. Arrivati i primi la maleducazione della gente di P.
Rotondo si manifesta di pari passo con l'inadeguatezza dell'organizzazione, poco
ci manca che venga smontato tutto prima dell'arrivo delle ultime donne in gara,
perchè farle pagare 25+1 € per dover fare slalom in mezzo a gente che
passeggia ignorando la competizione. Anche nel regno della vacanza neanche
l'ombra di un bicchiere d'acqua, come se non bastasse tutti gli atleti hanno
dovuto pagare il parcheggio, forse chiedo troppo ma, nei soldi (troppi) versati
per l'iscrizione, ci poteva essere anche un buono parcheggio per la durata della
gara.
Terza
tappa: ci viene garantito che si partirà puntuale alle 21:30, qualcuno sussurra
che ci sia un problema di chiusura del traffico, ci apprestiamo a fare i nostri
12 Km senza aver fatto i conti con i saldi di fine stagione, per cui 13 giri
(dico 13) da 800 mt per un totale presunto di 10,4 Km (dove sono finiti i 4 giri
da 3,00 km del programma?) una domanda sorge spontanea, chi verificherà la
regolarità della competizione se vedo una sola persona con la maglia della
FIDAL? Chi dovrà contare i giri di tutti gli atleti? Il percorso è presidiato,
in alcuni punti è un pò buio ma va bene, anche qui finita la gara degli
assoluti è finito tutto perchè gli ultimi vengono ignorati da tutti e la gente
all'arrivo è tanta e chi passa sotto la linea del traguardo, oltre a fare
slalom non sa se deve continuare oppure no, e nel dubbio magari si ferma.
Vado
via con la convinzione che questa manifestazione NON MERITA la presenza degli
amatori che con la loro quota d'iscrizione aiutano degli organizzatori che
puntano solo a fare bella figura con gli atleti di livello e con i giornalisti
che si trovano a scrivere di “manifestazioni di livello internazionale con
folta presenza di amatori e grosso successo di pubblico”, un grazie a
tutti coloro che mi sconsigliavano di partecipare e scusate se non ho ascoltato
le vostre parole sarà il caso, la prossima volta, di valorizzare altre
manifestazioni.
Spero
di non essere considerato un presuntuoso, ma nella mia breve e poco luminosa
carriera di atleta (anche se questa parola mal si addice alla mia figura) non mi
sono mai sentito così bistrattato ed ignorato dall'organizzazione di una gara.
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Ho
poi voluto chiedere ai podisti del Circolo di puntualizzare alcune cose su
questa manifestazione:
Ecco
cosa ho chiesto.
1 - iscrizioni on-line e sul posto:
come vi siete iscritti?
2 - strade chiuse al traffico;
le strade erano chiuse oppure avete fatto lo slalom fra le auto?
3 - spogliatoio con docce e servizi;
c'erano spogliatoi a disposizione? doccie?
4 - rifornimenti;
c'era acqua lungo il percorso?
5 - percorso;
Il percorso era ben misurato?, agli incroci c'era del personale?
7 - classifiche;
le classifiche sono state divulgate sul momento? il chip si e' rivelato utile?
Inizia
Walter:
Rispondo nell'ordine:
1. la mia iscrizione è avvenuta sul posto. Alla maniera antica, un foglio
da compilare a mano con dei dati approssimativi e via. (Davanti a me c'era
un uomo con la barba bianca che consegnava la sua iscrizione composta da
due tavole scolpite di suo pugno, che insisteva per creare un passaggio tra
Isola Bianca e Tavolata ...). Altri si sono iscritti a mezzo telefono;
2. Il circuito era chiuso al traffico, ma non ai parcheggi. Difatti tutto
il percorso era ampiamente ricco di auto in sosta (un cojo.., co n'a Golf
de colore nero, se voleva infilà nella stradina buia der centro storico de
prepotenza. Me ricordo solo che jo detto de annassene a quer paese, mentre
je davo un cazzotto sulla cappotta. Uno de' l'atleti de colore che in quer
momento me doppiava, deve aveje detto quarcosa de terribile. Tipo n'anatema.
Fatto stà che quer deficiente nun se fatto pi vede?!!!)
3. Lo spogliatoio era la via Umberto. Abbiamo ricevuto applausi a scena aperta
da un gruppo di tardone che passavano di li, quando la comitiva capitanata
dal marmoreo Giovanni Desoggiu si è esibita in uno strip degno di Full Monty.
Per le docce, invece, c?era la disponibilità del molto nr. 4 ad Isola Bianca,
l?unico che non era occupato da un traghetto in transito. Ed infine il cesso.
Per pisciare mi sono raccomandato a tre camerieri di un bar della piazzetta,
che mossi da un senso di pietà e dopo aver notato il mio colore oramai itterico,
hanno acconsentito al mio ingresso nella latrina dell'esercizio pubblico.
Originale la signora del comitato organizzativo, alla quale ho chiesto dove
si poteva andare al bagno: "boh, non lo so. Prova in qualcuno di questi
bar, se ti fanno entrare!".
4. Un banchetto sulla linea del traguardo offriva da bere acqua e bevanda
con integratori, rigorosamente CALDE!!!. A fine gara la Polizia ed i Carabinieri
hanno arrestato alcuni atleti che si contendevano l'ultima bottiglietta d'acqua
rimasta. Ad Olbia l'acqua purtroppo è razionata!
5. Si. Il percorso presumo fosse stato ben misurato, dato che c'erano giudici
di gara della F.I.D.A.L.. Gli incroci erano ben presidiati. Ho apprezzato
un anziano signore che ha rimproverato un gruppetto di balordi che sfotteva
gli atleti durante il loro passaggio.
7. Le classifiche erano disponibili mezz'ora dopo l'arrivo e sono state affisse
sul palco. Secondo me il chip non è servito ad un cavolo! Sono certo che
dei partecipanti sono stati registrati al traguardo anche se non hanno concluso
tutti i giri previsti. Al momento della premiazione, Giovanni Desotgiu stava
per rimanere marmoreo per davvero, quando veniva dato in classifica dietro
ad uno che negli ultimi giri aveva passeggiato.
Mitici!!
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Interviene
anche Mario:
1 - iscrizioni on-line e sul posto:
come vi siete iscritti?
iscrizione online ma ci si poteva iscrivere sul posto. Il primo giorno ha
creato un po di problemi in quanto i tavoli delle iscrizioni e ritiro
pettorali non erano separati.
2 - strade chiuse al traffico;
le strade erano chiuse oppure avete fatto lo slalom fra le auto?
Le strade erano chiuse ma l'anello era di soli 800 metri da ripetersi 13
volte, come già detto alcuni non li hanno percorsi.
3 - spogliatoio con docce e servizi;
c'erano spogliatoi a disposizione? doccie?
Assolutamento no.
4 - rifornimenti;
c'era acqua lungo il percorso?
acqua e sali sul traguardo.
5 - percorso;
Il percorso era ben misurato?, agli incroci c'era del personale?
la misurazione sembrerebbe attendibile ed agli incroci c'era il personale
ed i vigili.
7 - classifiche;
le classifiche sono state divulgate sul momento? il chip si e' rivelato
utile? si anche se prima di partire non c'era la classifica combinata. Il
chip utilizzato in quasta maniera non ha dato, secondo me, risultati
eclatanti.
Ciao Mario
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