top

QUELLI DELL’AMATORI NUORO

     Se dovessimo prendere ad esempio un sodalizio sportivo, tra i tanti che animano il panorama amatoriale dell’Atletica Leggera isolana, non potremmo fare a meno di pescare dal cilindro quello dell’AMATORI NUORO. Per attività, proposte, tematiche e sito, senz’ombra di dubbio – non me ne vogliano atleti e dirigenti d’altre squadre!- sono da prendere ad esempio.

     Nell’arco della stagione organizzano tre manifestazioni: una campestre con tracciato bello, stimolante e vario, interamente in mezzo al bosco, d’inverno; la CorriNuoro a primavera; l’ora in pista –gara che da qualche tempo mancava dal calendario agonistico isolano- d’estate. Inoltre, organizzano convegni d’alto livello informativo e formativo, dove il binomio sport e salute è una costante. Una filosofia. Peccato che durante tali stage le presenze dei nostri tecnici si contino sulle dita di una mano. Non sfruttare queste occasioni di formazione e studio –per altro gratis- non fa che indebolire l’atletica. Inoltre, non bisogna dimenticare gl’innumerevoli servizi fotografici delle più diverse gare, che con in pizzico d’ironia, la gang degli Stefanopoli mette in rete sul sito: www.amatorinu.it.

      Alquanto guascone il sodalizio di Max Zara et Compay. Ma notevolmente impegnato, sempre col sorriso sulle labbra, pronto a sdrammatizzare le situazioni più ingarbugliate. Ben radicati a Nuoro, con una buona base di praticanti, e diversi sostegni scientifici degli ospedali Zonchello e San Francesco. Non in competizione o –peggio!- in conflitto con la più antica e blasonata DELOGU, con cui, anzi, ha avviato delle collaborazioni.

       Ai sodali dell’AMATORINU interessa particolarmente -al di là delle mete prestative di ognuno- promuovere l’atletica leggera come pratica motivazionale, salutistica e ludica; animati, ovunque gareggino e corrano, da una cultura dello sport che faccia dell’incontro con l’altro/a motivo di conoscenza e arricchimento. Ecco perché alla fine di ogni loro manifestazione non manca mai l’impeccabile “cumbidu”, in cui tutti gli atleti, oltre che rifocillarsi, scoprono altre ragioni –non solo agonistiche- per trattenersi e quindi stare bene.

       Prima di concludere vorrei fare il punto sul convegno SPORT E DIABETE, che l’AMATORINU ha organizzato proprio in occasione della CORRINUORO sabato mattino 31 maggio 2005.

         Il primo dei relatori è stato Mario Filia, dirigente scolastico, che in passato è stato anche presidente provinciale FIDAL Nuoro. Il suo intervento, forte di anni di esperienze come dirigente scolastico e sportivo, ha evidenziato quanto sia importante avviare la prevenzione attuando delle serie politiche educative a scuola sin dalla prima infanzia. Naturalmente applicando dei protocolli pedagogico-motori graduali nel tempo, sempre più complessi con la crescita, finalizzati allo stimolo dell’intelligenza. Il bambino non è un mini-atleta! A tal proposito, ha citato l’esperienza della scuola pedagogica francese, in cui l’attività motoria sin dalla prima infanzia assolve precise funzioni di stimolo cognitivo. Ampio uso, quindi, di tecniche volte a stimolare le capacità coordinative da tutti i punti di vista. In questo contesto, alla giusta età, ben s’inserisce l’uso dell’atletica leggera come sport di base, di formazione, senza esagerazioni agonistiche.

         Alla Dott.ssa Giovanna Mureddu, al Dott. Antonio Asproni, del S.Francesco di Nuoro, il compito di parlare di IPERTENSIONE. Statisticamente ne hanno evidenziato l’incidenza, i rischi nel tempo, la connessione con lo sviluppo di altre malattie. L’ipertensione è una vera patologia sociale, che però con l’applicazione di una serie di protocolli curativi, utilizzando i giusti farmaci, e in particolare con una seria strategia alimentare, e la giusta prescrizione motoria, può essere curata. Naturalmente è sempre meglio prevenire; quindi, anche in questo caso, scegliendo le attività aerobiche dell’atletica leggera o anche di altri sport, facendo uso di programmi personalizzati si può certo vivere meglio.

         Il tema DIABETE & SPORT è stato trattato dalla dott.ssa Anna Maria Cicalò, dal dott. Alfonso gigante (dell’ospedale Zonchello di Nuoro), dal dott.Gianfranco Madau di Oristano, tutti e tre diabetologi.

 

         Evidenziati i dati epidemiologici, in crescita in tutte le realtà economicamente avanzate, e l’incidenza che il particolare ha il diabete in SARDEGNA (dividiamo il primato europeo con la Finlandia per quel concerne la patologia genetica), anche i sopra citati relatori hanno ribadito il concetto della prevenzione. Anche qui la giusta strategia alimentare, un diverso stile di vita rispetto ai dettami consumistici, la corretta prescrizione motoria - in particolare di tipo aerobico- e l’ausilio dei dovuti farmaci, curano nel migliore dei modi senza incorrere in rischiose degenerazioni. Consideriamo, poi, che abbiamo avuto diversi campioni olimpici diabetici. E che anche in Sardegna, vi sono atleti diabetici anche di alto livello, nell’atletica leggera, ma ben curati.

          Particolarmente interessante, per le novità esposte, a proposito dell’importanza dell’esercizio fisico nella terapia del diabete e nella prevenzione del rischio cardiovascolare, quanto ha detto il dott. Gigante; che trattando il tema della”motivazione all’esercizio fisico” ha anche evidenziato quanto sia più difficile del previsto prescrivere l’attività motoria. A tal proposito, citando l’esperienza dello psicologo dello sport Pietro Trabucchi, che da tempo si occupa degli aspetti psicologici degli sport di resistenza seguendo non pochi atleti di vertice, ed essendo la “Diabetologia” scienza alla ricerca di confronti, interessante risulta utilizzare con il diabetico le stesse tecniche di approccio motivazionale che si usano con l’atleta d’elite.

          Al dott. Luca Speciani, consulente dell’alimentazione nello sport, allenatore federale e atleta in attività, assiduo frequentatore della CORRINUORO, il compito di illustrare una serie di tecniche alimentari tese a rimodulare il flusso ormonale, sino a giungere all’equilibrio tra glucagone e insulina. Tali strategie, codificate nella dieta GIFT (Gradualità, Individualità, Flessibilità, Tono) che vertono sull’importanza dell’abbinamento tra proteine e carboidrati, controllo dell’indice e carico glicemico, distribuzione dei pasti, frutta e verdura in libertà, apporto generoso di fibre, lunga masticazione, rifiuto dei cibi spazzatura, attività fisica, controllo delle intolleranze, equilibrio psicofisico, e pubblicate recentemente per la Fabbri Editori, forniscono un quadro completo sulle possibilità terapeutiche di un corretto regime alimentare.

          Il dott. Antonio Maria Pinna, nefrologo del S. Francesco di Nuoro, ha trattato il tema del “DOPING NELLO SPORT AMATORIALE”; capitolo tutt’altro che marginale e aberrante interpretazione dello sport, che deve farci riflettere alquanto così da poter attuare le corrette contromisure.

                       Infine, di sera, una folla festante ha accolto gli atleti in Piazza Italia. E alle 19 il sindaco con un colpo di pistola ha dato il via alla CORRINUORO 2005. A fine gara ristoro e “ricostituzione proteica” con bistecche arrosto per tutti offerte da “QUELLI DELL’AMATORINU.

 

Michele Licheri    

 

 

inizio pagina